Mese: Gennaio 2021

Cos’è la poesia visiva?

E’ nel periodo del secondo dopoguerra che nasce la poesia visiva, e succede in un panorama culturale dove le forti sperimentazioni formali volute dai nuovi movimenti culturali della neoavanguardia prendono posizioni decise contro cultura, società e linguaggio della nuova era moderna; sono gli anni in cui gli intellettuali di sinistra partecipano attivamente ai movimenti di dura critica culturale e sociale, in un estremo tentativo di ‘svecchiarle’ dai loro fortissimi legami con idealismo e romanticismo.

Siamo dunque agli inizi degli anni 60, e la poesia visiva viene adottata come mezzo alternativo di interpretazione della realtà. E’ proprio la forte connessione tra arte e cultura a proporre la ricerca verbo-visuale come forma di interpretazione della cultura di massa, ed in Italia lo fa soprattutto attraverso le sperimentazioni linguistiche del Gruppo 63, un movimento letterario costituito a Palermo da giovani intellettuali che si schieravano drasticamente contro ogni forma d’arte ancora legata al romanticismo.

Pablo Neruda, conosciamo meglio questo grande poeta

Ricardo Eliècer Neftalì Reyes Basoalto, in arte Pablo Neruda, è stato un importante politico, diplomatico, e poeta cileno del secolo XX, nonché uno dei personaggi più rappresentativi di tutta la letteratura e la poesia del Sud America. Premio Nobel per la letteratura nel 1971, Neruda è stato indubbiamente un uomo carismatico e molto influente per il Cile, avendo ricoperto incarichi politici e diplomatici per il suo paese ed essendosi candidato anche come Presidente nel 1970.

Nato a Parral, un piccolo comune cileno di circa 40.000 abitanti in provincia di Linares il 12 Luglio 1904, Neruda era figlio di un ferroviere e di una insegnante, Rosa Neftalì Basoalto Opazo, la cui vita fu purtroppo stroncata dalla tubercolosi quando lo scrittore aveva appena un anno di vita. Ben presto il giovane si mostrò estremamente incline a seguire l’indirizzo letterario e poetico, insomma adorava scrivere, e fu incoraggiato nei suoi primi progetti dalla poetessa Gabriela Mistral, premio Nobel per la letteratura nel 1945.

Come nasce la poesia italiana?

L’Italia è senza dubbio un paese di grande storia, ricco di cultura e tradizioni assimilate nel corso dei secoli dalle popolazioni che l’hanno dominata o semplicemente vissuta lasciando segni indelebili del loro passaggio; ancora oggi ne vengono riportati alla luce alcuni ‘tangibili’, come antiche reliquie o resti di oggetti appartenuti ad epoche lontane, ed altri che invece non sono visibili, ma che sono invece ben presenti nella nostra cultura e nel nostro linguaggio.

La poesia non è altro che una forma d’arte letteraria che si esprime in versi, cioè attenendosi a precise leggi metriche; pare sia addirittura nata prima della scrittura vera e propria, e che siano stati greci e romani a comporre i primi versi, basati sull’alternanza tra sillabe brevi e sillabe lunghe, ovvero sull’ esametro dattilico. Dagli elementi a disposizione, ed in seguito a moltissimi studi e ricerche, si è giunti alla conclusione che i primi poemi in versi risalgono al secondo millennio a.C, e che siano stati gli aedi (antichi cantori greci) a comporli, poi in breve si passò alla elaborazione orale cosiddetta omèrica.