Categoria: Poeti e Scrittori

La storia di Nina Leon, da prostituta a scrittrice

Oggi cercheremo di conoscere un po’ più da vicino una ragazza argentina conosciuta come Nina Leòn (questo è il suo ‘nome d’arte’), diventata ormai un personaggio pubblico per vari motivi come vedremo più avanti; il suo vero nome è Natalia Canteros, ed è una bella chica argentina nata a Formosa 33 anni fa, una ragazza di carattere che ha fatto parlare di se per diversi motivi.

All’età di 20 anni Nina si trasferisce da Formosa a Buenos Aires, dove però arriva con pochi spiccioli e l’impellente necessità di trovare un lavoro; inizia a lavorare in alcuni call center, poi trova impiego come parrucchiera ed estetista in un paio di saloni di bellezza, e lavora anche come giornalista sportiva per la rivista Olè. Malgrado il suo grande impegno per riuscire in qualche modo a pagarsi affitto e spese primarie di sopravvivenza, Nina va avanti con molte difficoltà, fino a quando non decide di prostituirsi per uscire fuori dalla situazione di emergenza in cui versava.

Cos’è la poesia visiva?

E’ nel periodo del secondo dopoguerra che nasce la poesia visiva, e succede in un panorama culturale dove le forti sperimentazioni formali volute dai nuovi movimenti culturali della neoavanguardia prendono posizioni decise contro cultura, società e linguaggio della nuova era moderna; sono gli anni in cui gli intellettuali di sinistra partecipano attivamente ai movimenti di dura critica culturale e sociale, in un estremo tentativo di ‘svecchiarle’ dai loro fortissimi legami con idealismo e romanticismo.

Siamo dunque agli inizi degli anni 60, e la poesia visiva viene adottata come mezzo alternativo di interpretazione della realtà. E’ proprio la forte connessione tra arte e cultura a proporre la ricerca verbo-visuale come forma di interpretazione della cultura di massa, ed in Italia lo fa soprattutto attraverso le sperimentazioni linguistiche del Gruppo 63, un movimento letterario costituito a Palermo da giovani intellettuali che si schieravano drasticamente contro ogni forma d’arte ancora legata al romanticismo.